CATALOGAZIONE IN ORDINE CRONOLOGICO

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PUBBLICAZIONI PERIODICHE
CATALOGAZIONE PER MATERIA
 

 


[1980-1984]

 

189. LA DIRETTA APPLICABILITÀ NEL DIRITTO COMUNITARIO
di Riccardo Luzzatto
pubblicato con il contributo del Consiglio nazionale delle ricerche
n. 3 Collana
Ed. Franco Angeli - 1980 - 1981 - pp. 196.

PRESENTAZIONE
Il presente studio è finalizzato dal tentativo di fare il punto sulla importanza giuridica della applicabilità diretta, del diritto comunitario nel sistema delI'ordinamento comunitario. A fronte delle pronunce della Corte di giustizia della Cee e della funzione che essa va assumendo, diventa di pregnante attualità la problematica relativa ad un assestamento della possibilità dell'applicazione diretta in questione.


SOMMARIO
Aspetti generali ed origine della nozione di applicabilità diretta: - La nozione di applicabilità diretta nel sistema comunitario - L'applicabilità diretta nella giurisprudenza della Corte di giustizia - Il collegamento fra la nozione di applicabilità diretta e la affermazione dell'esistenza di un autonomo ordinamento giuridico delle Comunità - Norme comunitarie direttamente applicabili e norme pattizie self-executing - L'applicabilità diretta dei regolamenti Cee secondo l'art. 189 del Trattato istitutivo - L'applicabilità diretta delle direttive e delle decisioni - Aspetti terminologici ed aspetti sostanziali dell'applicabilità diretta - Applicabilità diretta di norme contenute in accordi internazionali vincolanti per la Comunità - Il diritto comunitario direttamente applicabile e i giudizi interni: - Il concorso degli organi dello Stato nell'attuazione del diritto comunitario - Possibili limiti dell'attuazione - La giurisprudenza comunitaria - L'ordine pubblico - Caratteri delle situazioni giuridiche soggettive tutelate dai giudici nazionali - L'individuazione delle norme comunitarie direttamente applicabili: - Gli elementi rilevanti - Libera circolazione delle merci - Libera circolazione delle persone e dei servizi - Libera circolazione dei capitali e libertà dei pagamenti - Politica della Comunità: le regole di concorrenza - Le disposizioni fiscali - La politica sociale: l'art. 119 del Trattato Cee - Considerazioni conclusive.

190. MARGINALITÉ SOCIALE ET JUSTICE
Atti del IX Congresso internazionale della Société internationale de défense
sociale (Caracas, 3-7 agosto 1976) (*)
Milano - 1980 - pp. 318.

PRESENTAZIONE
Questo volume raccoglie gli Atti del IX Congresso internazionale di difesa sociale. Con le relative risoluzioni viene evidenziata la funzione di continuità dello studio di una problematica che coinvolge il fenomeno dell'emarginazione sociale nelle sue molteplici implicazioni. Il IX Congresso ha preso in considerazione gli aspetti sociologici, bio-criminologici e giuridici della problematica medesima.


SOMMARIO
Préface (M. Ancel) - La Société internationale de défense sociale: - Programme minimum - Le neuvième Congrès international de défense sociale: - Thème du Congrès et commentaire - Travaux préparatoires - Séance d'ouverture: - Allocutions (J.R. Mendoza Troconis - F. Gramatica - M. Ancel - G.O.W. Mueller - A. Sanchez Bueno) - Aspects sociologiques et de sociologie du droit: Introduction sociologique (R. Koenig) - Rapport généraux (R. Koenig - A. Lasser - S.C. Versele - D. Van de Velde - Graff) - Aspects bio-criminologiques: Rapports généraux (P. Lejins - B. Beiderman) - Aspects juridiques: Rapports généraux (A. Baratta-H.C. Fragoso) - Solutions aux problèmes de marginalisation: - Rapports généraux (A. Podgorecki - S. Garcia Ramirez) - Débat général - Rapport de synthèse (J. Verin) - Séance de clôture: Allocutions (A. Beria di Argentine-J.R. Mendoza Troconis - A. Sanchez Bueno - G. Barrios).

(*) Dei rapporti generali e di quello del Centro di prevenzione e difesa sociale, con la sintesi dei contributi individuali, si è data notizia nelle schede nn. 165, 166, 167 e 168

191. LA CRIMINALITÀ NELL'AREA MILANESE
a cura della Commissione per la difesa dalla criminalità
promossa dal Comune di Milano con la collaborazione del CNPDS
Ed. Giuffrè - Milano - 1980 - pp. 250.

PRESENTAZIONE
Con questo volume il Comune di Milano presenta al pubblico i risultati di un lungo lavoro quale risultato di collaborazione tra ente locale, personalità del mondo scientifico e rappresentanti dello Stato, riuniti in una Commissione per la difesa contro la criminalità. La redazione del volume è stata curata dal CNPDS, il quale ha dato un efficace contributo ai lavori della Commissione a coronamento di una serie di iniziative tese ad ottenere una migliore conoscenza della criminalità nell'area milanese, per individuare soluzioni operative nel campo della prevenzione e della repressione.


SOMMARIO
Presentazione (C. Tognoli) - Introduzione (V. Rognoni) - Il problema: - Documentazione internazionale ed analisi dei problemi concettuali relativi al controllo sociale della criminalità nelle aree urbane (G. di Gennaro - F. Ferracuti) - Considerazioni in tema di devianza giovanile (A.C. Moro) - Le ricerche: - Devianza e criminalità in Lombardia. Rassegna delle ricerche sociologiche (G. Galli - G. Maggioni) - I giovani e la devianza: indagine sulla percezione della criminalità tra i minori dell'area milanese (G. Maggioni - G.V. Pisapia) - Criminalità e mercato del lavoro: indagine pilota sulle statistiche ufficiali (S. Negrelli) - Le proposte: Enti locali e prevenzione della criminalità (G. Ponti) - Proposta per una ricerca su partecipazione associativa, controllo sociale e devianza (G. Martinotti) - Tensioni urbane e ruolo dell'ente locale (strategia di ricerca) (G. De Rita).

192. CRIMINALITÉ ET ABUS DE POUVOIR: DÉLITS ET DÉLIqUANTS AU DESSUS DE LA LOI?
contributo per il VI Congresso delle Nazioni Unite su , presentato al V Colloquio interassociazioni di Bellagio, 21-24 aprile 1980
organizzato dall'Amministrazione Provinciale di Milano e dal CNPDS
edizione in lingua francese e inglese
Milano - 1980 - pp. 99-95.

PRESENTAZIONE
L'Association internationale de droit pénal, la Fondation internationale pénale et pénitentiaire, la Société internationale de défense sociale e la Société internationale de criminologie hanno da tempo stabilito di coordinare i propri studi nel settore del diritto penale e penitenziario attraverso congressi annuali ed un Colloquio quinquennale congiunto. Il Centro, cui è stata affidata l'organizzazione scientifica di questo e di tutti i precedenti Colloqui, ha raccolto in questo volume i rapporti generali ed il Rapporto generale di sintesi presentati nel corso del V Colloquio. Il volume comprende, inoltre, il testo di una Risoluzione indirizzata all'ONU e votata all'unanimità dalle Associazioni sopra indicate. Attraverso tale Risoluzione, le Associazioni confidano di raggiungere una sempre migliore intesa con il Servizio per la prevenzione del crimine e per la giustizia criminale che fa capo all'ONU.


SOMMARIO
Rapport général de l'Association internationale de droit pénal (R. Ottenhof) - Rapport général de la Fondation internationale pénale et pénitentiaire (K. Tiedemann) - Rapport général de la Société internationale de criminologie (G. Kellens - K. Lindsey) - Rapport général de la Société internationale de défense sociale (A. Malinverni) - Rapport général de synthèse (E.A. Fattah) - Résolution adressée aux Nations Unies.

193. COMUNITÀ EUROPEE E RUOLO DELLE REGIONI
Atti del Convegno di studio svoltosi a Milano, 26-27 ottobre 1979
organizzato dal CNPDS e dal Consiglio Regionale della Lombardia
Ed. Giuffrè - Milano - 1981 - pp. XII 310.

PRESENTAZIONE
I lavori del Convegno, raccolti in questo volume, sono stati polarizzati nel tentativo di dare una idea della problematica che coinvolge le Regioni, come Enti destinati, soprattutto con la programmazione correlata ai piani di sviluppo della Cee, a svolgere un ruolo essenziale nella costruzione di un'Europa unita. Un notevole livello scientifico ha caratterizzato le relazioni e gli interventi di esponenti del mondo politico ed universitario.


SOMMARIO
Introduzione e interventi del presidente del Consiglio regionale lombardo C. Smuraglia, del vicepresidente del Parlamento europeo, M. Zagari e del presidente della Commissione per la politica regionale del Parlamento europeo, P. De Pasquale - Autonomie regionali e poteri comunitari (F. Bassanini - P. Caretti) - Le Regioni di fronte alle istituzioni comunitarie (S. Carbone) - La , comunitaria: problemi e prospettive per le regioni italiane (R. Nigido) - Problemi e prospettive delle regioni in relazione ai nuovi contenuti della politica regionale comunitaria (V. Curzi) - Regioni, direttive comunitarie e legislazione statale sui pubblici appalti (osservazioni sulla sentenza n. 86/1979 Corte cost.) (A. Bardusco) - Programmazione e controllo comunitario dell'attività regionale (N. Ferrelli) - Le attività di rilievo internazionale delle regioni e l'interpretazione governativa dell'art. 4, d.p.r. 616 (C. Morviducci) - L'attività legislativa ed amministrativa della Regione in carenza di una legge statale (N. Parisi) - Problemi istituzionali e politici dei rapporti tra regione e comunità europea (F. Piodi) - Situazione e prospettive delle Comunità di lavoro delle Alpi Centrali - ARGE-ALP (F. Lottersberger).

194. I CONSULTORI FAMILIARI PUBBLICI IN UN QUADRO DI CRISI ISTITUZIONALE E SOCIALE
Atti del Convegno di studio svoltosi a Viterbo, 13-14 ottobre 1979
organizzato dal CNPDS sotto gli auspici del Consiglio nazionale delle ricerche e in collaborazione con il Comune di Viterbo
n. 2 Collana
Ed. Giuffrè - Milano - 1981 - pp. 472.

PRESENTAZIONE
Nell'ambito dell'organizzazione del Convegno sui consultori familiari pubblici il Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale, con la collaborazione scientifica dell'Istituto di filosofia e sociologia del diritto dell'Università degli Studi di Milano, si è proposto di formulare un quadro informativo, che costituisca uno strumento di lavoro e di informazione bibliografica al pubblico del Convegno, agli operatori dei servizi socio-sanitari, ai pubblici amministratori e, in genere, a tutti coloro che si accostano alle problematiche del servizio consultoriale. L'analisi della documentazione ha condotto all'individuazione di problematiche definite e precise che sono comuni a situazioni territoriali e politico-economiche, assai diversificate. Pertanto, nonostante una domanda sociale di servizi che varia a seconda della area di provenienza e che è connessa al più o meno elevato livello di urbanizzazione e di conseguente industrializzazione dell'area medesima, si è dedotto che è la concezione stessa della sicurezza sociale ad essersi ormai trasformata a tal segno da far emergere, un po' dovunque nel nostro Paese, sia pure con caratteristiche non del tutto consonanti, esigenze ed istanze di ordine socio-politico, che impongono scelte ed interventi assai lontani dalla vecchia prassi assistenziale.


SOMMARIO
Relazione di base: - Introduzione alle problematiche emergenti dalla legislazione e dalle prime attuazioni della stessa in tema di servizi consultoriali (V. Segre - N. Gridelli Velicogna) - Istituzione, territorio e domanda sociale: - Profili storici e politici della legislazione italiana sui consultori familiari (U. Pototschnig) - Il consultorio come bisogno sociale (A.C. Moro) - Consultorio e famiglia nella dinamica dei bisogni emergenti (P.P. Donati) - Il consultorio: un bisogno sociale? (C. Saraceno) - Città e campagna: il quadro regionale dei consultori del Lazio (L. Colombini) - Politica sociale della regione nei confronti dei consultori (R. Peruzzotti) - I consultori in una realtà metropolitana: il caso di Milano (V. Tomeo) - Integrazione dei servizi materno-infantili nell'esperienza milanese (C. Cuomo) - Consultori privati e territorio: l'esperienza dell'UCIPEM (A. Giambruno) - Professionalità degli operatori - Tipologia della domanda - Interazione tra consultori e altri servizi sul territorio: - Esperienze dell'applicazione della legge n. 405 in Piemonte (C. Alessio) - Il circuito infanzia nell'esperienza del bilancio sociale di area (D. Almici) - Una realtà per il consultorio: gli anziani (M.A. Aveni Casucci) - Servizi, controllo sociale e formazione permanente di massa: il caso dei consultori (M. Bianchi) - Esperienze di formazione degli operatori di consultorio familiare (A. Calori) - Dimensione psicologica del consultorio (D. Foà) - Riflessioni sulla formazione e la professionalità degli operatori (D. Francescato) - Esperienza della nascita di un consultorio: un anno di lavoro con i comitati di gestione (M.A. Fumagalli - S. Panzera - R. Tosi) - Considerazioni generali riguardanti l'applicazione della legge 194 del 22 maggio 1978 in un paese industrializzato dell'hinterland milanese su 89 certificati rilasciati (M.A. Fumagalli - S. Panzera - R. Tosi) - Esperienze consultoriali a Pavia (A.E. Galeotti) - Minori e consultorio (F. Giardina) - Pubblicizzazione del consultorio (M.P. Graziani) - Per una metodologia della formazione (M.C. Koch) - Esperienze di quindici anni di attività consultoriale in Sicilia (L. Minio) - Una nuova figura di medico per il consultorio (S. Morano) - Osservazioni in margine a una ricerca sui consultori familiari pubblici nell'area milanese (P. Ronfani) - L'esperienza del Centro studi e ricerche sulla famiglia (G. Rossi) - La politica del consultorio familiare nell'unità locale (C. Trevisan) - Consultorio e domanda di esami diagnostico-medici (E. Turolla) - Relazione sui primi diciotto mesi di attività del servizio consultoriale del Comune di Torino (R. Volante - G. Colombero - C. Surra - C. Tibaldi) - La situazione in Campania (T. Di Matteo) - I consultori familiari nella Regione Campania - Una ricerca sugli atteggiamenti, aspettative e timori nei confronti di una nuova istituzione (M. Corsale) - Neutralità ideologica dei consultori (U. Normando) - Il ginecologo nei consultori del sud (A. Ruggero) - Le condizioni operative degli operatori (M.T. Altieri) - Consultori familiari e problematiche minorili (I. Baviera) - Situazione consultoriale in Alto Adige (A. Emeri) - Funzioni del consultorio familiare (V. Losito Baldasserini) - Tavola rotonda conclusiva (V. Frosini - G. Battistacci - R. Bettini - A.M. Caruso - C. Coppola - M. Corsale - G. Dardanello - A. Emeri - G. Fuà - R. Lanza).

195. LA SOCIETÀ INDUSTRIALE METROPOLITANA E I PROBLEMI DELL'AREA MILANESE
Atti del Convegno di studio svoltosi a Milano, 22-24 giugno 1979,
organizzato dal CNPDS, dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dalla Provincia di Milano
in collaborazione con la Comunità di ricerca sociale
Ed. Franco Angeli - 1981 - pp. 400.

PRESENTAZIONE
Il Convegno, del quale questo volume raccoglie gli atti, ha preso lo spunto da una ricerca per lo studio dei problemi delle aree metropolitane in ordine all'amministrazione del territorio e alla natura dei conflitti sociali che ne scaturiscono attraverso nuove forme di devianza. Il tema viene affrontato in una visione di assieme della società occidentale contemporanea.


SOMMARIO
I caratteri e le tendenze della società industriale metropolitana: - Gli effetti dissociativi dei processi associativi nelle società altamente differenziate (L. Gallino) - Alcune considerazioni sulle città moderne e il loro futuro (G. Germani) - Il concetto di società complessa (G.E. Rusconi) - Alcune ipotesi nella realtà meridionale (G. Marselli) - Critica all'idea di uno sviluppo unilineare (A. Cavalli) - Sul concetto di (F. Barbano) - Sottosviluppo e modernizzazione (A. Palazzo) - Interventi e dibattito (G. Braga, R. Vitali, R. Giovanelli, F. Alberoni, T. Tentori, A. Pizzorno, A. Ardigò, M. Campanella, P. Ceri, A. Cavalli, F. Barbano, A. Palazzo) - Vecchi e nuovi conflitti sociali: - Forme e obiettivi dei conflitti di lavoro (G. Baglioni) - Classi e movimenti sociali (F. Alberoni) - Particolarizzazione del conflitto sociale? (M. Paci) - Il mito dello sviluppo e la crisi del mercato come momento integrativo del sociale (F. Ferrarotti) - Dibattito (P. Ortolani, G. Mongardini. E. Mingione, A. Ardigò, C.G. Rossetti, F. Crespi, G. Ragone, F. Alberoni, G. Ciampani, E. Baroni, M. Campanella, L. Gallino). - Consenso, devianza e controllo sociale: - Senso, consenso, dissenso, controllo sociale, devianza (A. Ardigò) - Eccedenza culturale e controllo sociale (F. Rositi) - Consenso e legittimazione nello Stato assistenziale (V. Cesareo) - Dibattito (R. Treves, P. Donati, G. Ferrari, M. Marotta, G. Braga, R. Savarese, A. Cavalli, P. Ceri. G. Piazzi, G. Bechelloni, A. Ardigò, F. Rositi, V. Cesareo). - Stato e forme di governo nella società contemporanea: - Il sistema pluralistico di rappresentanza (A. Pizzorno) - Amministrazione politica, amministrazione burocratica e decentramento amministrativo (F. Leonardi) - Pubblica amministrazione e ruolo dello stato nel sistema politico italiano: autonomia del politico o privatizzazione degli apparati? (F. Ferraresi) - Dibattito: (G. Ragone, R. Scartezzini, P. Carlotti, A. Baldissera, A. Pizzorno, G. Germani) - Il problema delle aree metropolitane: il caso di Milano (B. Secchi, G. De Rita, C. Tognoli, G. Martinotti, R. Guiducci, G. Cella, L. Balbo, G. Fabris, A. Tosi, F. Ferraresi).

196. GRUPPO DI SOCIETÀ E BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO
pubblicato con il contributo del Consiglio nazionale delle ricerche
n. 4 Collana
Ed. Franco Angeli - 1981 - pp. 179.

PRESENTAZIONE
I temi affrontati nei diversi studi compresi nel volume concernono i problemi attinenti allo sviluppo dell'impresa nel mondo contemporaneo. Oggi i gruppi non mancano, a cominciare da quelli multinazionali; vi è poi una tendenza, generale nel nostro paese, dettata da contingenti motivi di opportunità, a frantumare le imprese in una molteplicità di unità minori, tutte rette da una stessa capo-fila; prolifera, in gruppi e sottogruppi, il sistema delle partecipazioni statali, va crescendo la dubbia pianta delle e compaiono i cosiddetti gruppi orizzontali. Tutto questo dovrebbe indurre il legislatore italiano alla riforma di una regolamentazione ormai desueta e, per converso, alla regolamentazione di queste costruzioni giuridiche. In tale contesto, proprio per la prudenza e per la lentezza del processo normativo interno, appaiono provvidenziali le iniziative della Comunità europea che, con i progetti di nona e di settima direttiva, rispettivamente sui gruppi e sui bilanci consolidati di gruppo, premono per l'inserimento di una legislazione , adeguata ai tempi nei diversi ordinamenti degli stati membri. Il Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale ha riunito giuristi ed aziendalisti, in un opportuno quanto proficuo connubio date le materie trattate, per un approfondimento della disciplina dei gruppi e dei bilanci consolidati di gruppo, contribuendo così in modo sensibile a un aggiornamento degli studiosi italiani sulle iniziative comunitarie al riguardo, considerate nel quadro più generale di tutte le direttive definitive o ancora allo studio, in materia di società. Dal dibattito emergono nuovi indirizzi, utili anche ai delegati del nostro governo, perché possano fattivamente operare nell'interesse del nostro paese nel corso delle negoziazioni in sede comunitaria.


SOMMARIO
Gruppo di società e bilancio consolidato di gruppo nel progetto di settima direttiva Cee: L'attuazione negli ordinamenti interni delle direttive comunitarie in materia di società (A. Santa Maria) - La proposta di settima direttiva sui conti di gruppo (H. Niessen) - Nozione di nel progetto di direttiva comunitaria e nell'ordinamento italiano (P.G. Jaeger) - Interventi (A. Castagna - A. Cerrai - L. Barbiera - G. De Carolis - T. Treves - G. Minervini - M. Rus - A. Santa Maria - P.G. Jaeger) - Profili giuridici e profili tecnici del bilancio consolidato di gruppo: - Premessa (G. Minervini) - Alcune considerazioni tecniche sulla proposta di settima direttiva (L. Gerini) - Derogabilità da parte degli Stati membri della proposta di settima direttiva del Consiglio della Cee (L. Chiaraviglio) - Informativa di gruppo: constatazioni sull'attuale normativa italiana (O. Severgnini) - Aspetti tecnici della proposta modificata di settima direttiva relativa al bilancio consolidato di gruppo (M. Liguori) - Interventi (F. Denozza - G. Minervini - V.Salafia - P.G. Jaeger - I. Facchinetti - G. Pagliarini - G. De Carolis - L. Gerini - O. Severgnini - L. Chiaraviglio) - Documenti: - Settima direttiva Cee.

197. PROBLEMI PENALI DELLA LEGISLAZIONE BANCARIA
Atti del Convegno di studio svoltosi a Spoleto, 9-11 maggio 1980
n. 13 Collana convegni di studio
Ed. Giuffrè - Milano - 1981 - pp. XVIII 240.

PRESENTAZIONE
La materia, che presenta caratteristiche particolari per la natura degli interessi espressamente tutelati anche in sede costituzionale nonché per la tipicità della struttura organizzativa e dei controlli previsti dalla legge, è stata scelta come tema del XIII Convegno de Nicola per l'attualità della problematica insorta a seguito dei numerosi episodi - riferibili a contestate irregolarità, non soltanto formali - che sono apparsi come sintomi certi di una inadeguatezza del sistema normativo che regola il settore operativo del credito. La ricerca del limite tra illecito civile o amministrativo da un lato ed illecito penale dall'altro, la qualificazione del reato con riferimento all'inquadramento, pubblicistico o privatistico, dell'istituto erogatore, l'applicabilità delle norme processuali ordinarie nell'accertamento dei fatti qualificabili come illeciti, con particolare riguardo alla protezione del segreto, le controversie interpretative sorte sulla competenza della Banca d'Italia in ordine a notizie, informazioni e dati riguardanti le aziende di credito sottoposte al suo controllo sociale, sono le questioni particolari che il Centro di prevenzione e difesa sociale ha sottoposto all'attenzione degli studiosi per un costruttivo dibattito non solo de iure condito, ma anche in una prospettiva di riforma.


SOMMARIO
Relazione introduttiva (P. Nuvolone) - Contenuto e limiti del sindacato dell'Autorità giudiziaria sull'attività bancaria (E. Capaccioli) - Istituti di credito di diritto pubblico e aziende di credito private di fronte al diritto penale (G.M. Flick) - Accertamenti e sequestri penali presso banche (M. Pisani) - L'art. 10 della legge bancaria (F. Bricola) - Interventi: (G. De Carolis, G. Ferri, R. Bertoni, G. Minervini, T. Morlino, A. Dudan, P. Violante, G. Ruggiero, F. Mencarelli, M. Petrone, A. Lanzi, G. Pecorella, P. Pisa, C. Fiore, E. Capaccioli, G.D. Pisapia, G.M. Flick, F. Bricola, M. Pisani) - Relazione di sintesi (M. Gallo) - Conclusioni (G. Antonelli, A. Beria di Argentine, G.D. Pisapia).

198. MAX WEBER E IL DIRITTO
di S. Andrini, N. Bobbio, A. Bruno, L. Capogrossi Colognesi, G. Eisermann. A. Febbrajo, A. E. Galeotti, G. Merola, P. P. Portinaro, P. Rossi, P. Schiera, S. Segre, R. Treves, G. Zaccaria.
a cura di Renato Treves
Atti del Convegno di studio svoltosi a Castelgandolfo, 17-19 ottobre 1980
organizzato dal CNPDS con il contributo del Consiglio nazionale delle ricerche
n. 5 Collana di Sociologia del diritto
Ed. Franco Angeli - 1981 - pp. 266.

PRESENTAZIONE
I rapporti tra diritto e società sono stati ampiamente studiati da Max Weber in tutta la sua vasta opera, a cominciare dagli scritti giovanili sulle società commerciali del Medioevo e sulla storia agraria romana fino a quelli dell'età matura. I giuristi e i sociologi interessati a tali rapporti, e specialmente i cultori di sociologia del diritto, divisi da esperienze e tendenze diverse e desiderosi di trovare una identità per la propria materia, sentono oggi viva l'esigenza di una rilettura dell'opera di Weber intesa non tanto come punto d'arrivo quanto come punto di partenza per il lavoro futuro. In essa si trovano infatti esaminati e analizzati i due ordini di problemi di cui prevalentemente si occupa la sociologia del diritto: da un lato quelli relativi alle dottrine dei giuristi che, muovendo dal diritto e dalla scienza del diritto, cercano di aprirsi la via verso la società, dall'altro quelli relativi alle dottrine dei sociologi che, muovendo dallo studio della società e degli elementi che la compongono, cercano di determinare la posizione che in essa occupa il fenomeno giuridico e la funzione che svolge. I saggi qui raccolti si riferiscono appunto a queste problematiche.


SOMMARIO
Max Weber e la sociologia del diritto oggi (R. Treves) - Il processo di razionalizzazione del diritto e il rapporto con l'economia (P. Rossi) - Capitalismo, stato moderno e diritto razionale-formale (A. Febbrajo) - Max Weber, la sociologia della burocrazia e lo Stato moderno (G. Eisermann) - Max Weber e la scienza giuridica tedesca dell'Ottocento (P. Schiera) - Modelli romanistici e germanistici negli studi di storia agraria romana di Max Weber (L. Capogrossi Colognesi) - Max Weber e Hans Kelsen (N. Bobbio) - Max Weber e Carl Schmitt (P.P. Portinaro) - Fondamenti giusnaturalistici della democrazia secondo Max Weber (S. Segre) - Razionalità, formalismo, diritto: riflessioni su Max Weber (G. Zaccaria) - Economia e diritto in Max Weber (A. Bruno) - Ordine e ordinarietà: norma giuridica e regole dell'azione sociale in Max Weber (A.E. Galeotti) - La città dell'Occidente: note sul rapporto tra diritto e potere in Max Weber (S. Andrini) - Max Weber nella recente sociologia del diritto inglese (G. Merola).


199. ATTUAZIONE DEL DIRITTO E RICERCA SCIENTIFICA IN ITALIA
a cura di G.M. Bertin e G. Martinoli
pubblicato con il contributo del Consiglio nazionale delle ricerche
Ed. Giuffrè - Milano - 1981 - pp. XII 263.

PRESENTAZIONE
La Consulta scientifica del Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale, sin dal 1974, nel suo abituale spoglio dei disegni e delle proposte di legge presentate ai due rami del Parlamento, aveva rivolto la propria attenzione su quelli attinenti allo sviluppo ed alla organizzazione della ricerca scientifica in Italia.
Note critiche ed osservazioni concernenti alcuni dei disegni di legge, di cui sembrava imminente la discussione in aula, vennero così trasmesse dalla Consulta ai partiti politici interessati. Le accese vicende politiche, che hanno informato la vita del Parlamento in questi ultimi anni, non hanno consentito che i problemi della ricerca scientifica assumessero pregnanza sufficiente da essere portati al Parlamento per una approfondita discussione. Sicché il tema della promozione e della organizzazione della ricerca scientifica pura ed applicata in Italia, insieme alla eventualità della istituzione di un apposito Ministero - il che pure appare più stimolante per gli uomini politici - è tuttora accantonato da parte dei legislatori. Il volume riferisce sui risultati degli studi e delle ricerche svolte su questo tema specifico, come tentativo di verificare la rispondenza o meno della legislazione vigente in Italia alle esigenze della ricerca scientifica e tecnologica ed al suo sviluppo, tenendo conto di come il ruolo della ricerca sia fondamentale e determinante sempre, ma specialmente in una società, come la nostra, in rapida trasformazione. Tre anni di riflessioni, di studi e di indagini hanno consentito di raccogliere e di accumulare un materiale abbondante, anche se non tutto completamente omogeneo e non sempre perfettamente pertinente all'argomento o, quanto meno, che trascende dai limiti in cui si intendeva svolgere il lavoro. Per contro alcuni punti non sono stati trattati del tutto e sviscerati a dovere.


SOMMARIO
L'attuazione del diritto e la ricerca scientifica in Italia - Risultati di una indagine (G. Martinoli): - La ricerca scientifica: generalità - Le istituzioni per la ricerca scientifica in Italia - Le leggi - Quadro istituzionale - Critica alle istituzioni - Allegato: Elenco delle principali leggi che concernono la ricerca scientifica in Italia - Di alcune carenze della ricerca in Italia - Opinione pubblica e ricerca - La classe dirigente - Occasione perduta - Vie errate - Rozzezza culturale delle forze politiche - Quadro politico in cui si svolge la ricerca scientifica in Italia - Condizioni necessarie (ma non sufficienti) allo sviluppo della ricerca scientifica: - Come nasce la ricerca - La ricerca come investimento - Stimoli alla ricerca - Di un eventuale Ministero per la ricerca - Ruoli delle - Disposizioni di legge e riflessi sulla ricerca: - due contributi critici (a cura di G.M. Bertin e G. Martinoli) - La ricerca universitaria e il D.P.R. n. 382 (Resoconto di una inchiesta di G.M. Bertin e G. Balduzzi): - Metodologia dello studio: questionario - Sintesi delle risposte al questionario - Principali difetti della normativa precedente al D.P.R. n. 382 - Programmazione e coordinamento - Finanziamenti - Il dottorato di ricerca - Aspetti negativi e positivi del D.P.R. n. 382 - Programmazione e coordinamento - Finanziamenti - Il dottorato di ricerca - Testi delle risposte dei docenti interpellati. - Influenza della legge del sul funzionamento degli Enti pubblici di ricerca (G. Martinoli): - Ancora di alcune caratteristiche del personale addetto alla ricerca - La professione del ricercatore - Organizzazione della ricerca - Leggi e ricerca scientifica - Gestione delle attività di ricerca - La partecipazione alle attività di ricerca - Concetto di fiducia ed esigenza di controllo - Interrogativi aperti sui problemi della ricerca - Enti pubblici di ricerca e la legge del parastato - Allegato: - I ricercatori degli Enti pubblici di ricerca in Italia (P. Fazio) - Stato giuridico del ricercatore pubblico - I ricercatori nelle istituzioni pubbliche di ricerca - I ricercatori inquadrati nel parastato, nell'Istituto superiore di sanità, nelle aziende pubbliche - Indagine conoscitiva sul personale addetto agli Enti pubblici di ricerca: - Presentazione dell'indagine - Intinerario formativo dei ricercatori - Iniziazione all'attività di ricerca - Inserimento dell'attività scientifica - Caratteristiche del rapporto di lavoro - Autonomia del ricercatore - Aspettative di evoluzione professionale - Giudizi sulla ricerca nel settore - Interviste dirette ai responsabili della distribuzione dei questionari - Sintesi critica delle risposte ai questionari distribuiti - Seminario sulla ricerca scientifica nelle Università: - Resoconto del seminario - La ricerca universitaria: problemi ed orientamenti legislativi - Relazione di base del seminario (G.M. Bertin): - La situazione - Caratteri ed obiettivi della ricerca universitaria - La riorganizzazione della ricerca universitaria - Finanziamenti - Osservazioni critiche di alcuni docenti alla relazioni di base (G.M. Bertin): - Testi integrali delle osservazioni critiche alla relazione di base da parte dei docenti interpellati. - Appunti, spunti di riflessione e note alla relazione di base del Seminario (G. Martinoli): - La situazione - Caratteri ed obiettivi della ricerca universitaria. Produttività sociale della ricerca - La riorganizzazione della ricerca universitaria - Finanziamenti - Autonomia della ricerca ed autonomia universitaria - Introduzione al seminario (G.M. Bertin) - Sintesi dei lavori del seminario sulla ricerca universitaria (G. Balduzzi).

200. LA VILLE ET LA CRIMINALITÉ
rapporti generali e sintesi dei contributi individuali presentati al X Congresso internazionale di difesa sociale - Salonicco, 28 settembre - 2 ottobre 1981
edizione in lingua francese e inglese
Milano - 1981 - pp. 148 - pp. 139.

PRESENTAZIONE
Questo volume, preparatorio del X Congresso internazionale di difesa sociale, comprende i Rapporti generali sugli aspetti criminologici, sociologici e giuridici del tema generale e le sintesi dei Rapporti individuali e di gruppo.


SOMMARIO
Rapports généraux: Rapport général sur les aspects criminologiques (D. McClintock)- Rapport général sur les aspect sociologiques (R. Screvens) - Rapport général sur les aspects juridiques (I. Manoledakis) - Synthèses des rapports nationaux et individuels: - La répartition des délits dans les villes de Grèce - Informations statistiques (S. Anagnostakis-Grèce) - La déviance criminelle par rapport au foyer domestique: criminalité de ville ou de campagne (M. Andreanakis-Grèce) - La ville et la criminalité à l'intérieur d'un pays dépendant - Le cas de Cordoba (R.A. Avila-Argentine) - La destruction de Thessalonique (1917): le crime urbain du siècle (S. Chaneles-Etats-Unis d'Amérique) - La criminalité dans l'environnement urbain de l'Afrique du Sud (M.G.T. Cýoete-Afrique du Sud) - Développement, prévention du crime et justice criminelle (P.R. David-Etats-Unis d'Amérique) - Histoire des délits criminels à Caracas (E. Gomez Grillo-Venezuela) - La ville et la criminalité (Rapport national Belge) - Les systèmes d'organisation qui contribuent à accroître l'abus de la mise à profit d'opportunités économiques spéciales dans les sociétés modernes (P. Horoszowski-Etats Unis d'Amérique) - Ville et criminalité: rapport au sujet de l'évolution dans la République fédérale d'Allemagne (D. Keim-République fédérale d'Allemagne) - Aménagement urbain, architecture et prévention de la délinquance (E. Kube - République fédérale d'Allemagne) - Marginalité et conduites juvéniles (A. Lasser-Venezuela) - La marginalité sociale et le comportement déviant (R. Lucchini-Suisse) - La classe sociale et la criminalité dans un groupe d'adoptions (S.A. Mednick-A.A.-USA et Danemark) - La délinquance juvénile dans les villes en Hongrie (J. Molnar-Hongrie) - Problèmes de la criminalité urbaine au Japon (T. Morishita-Japon) - Les processus d'urbanisation et d'industrialisation en tant que facteurs influençant le crime et la délinquance en Pologne (A. Moschiskier-Pologne) - Les mesures légales de nature à améliorer le controle social urbain (I. Poenaru-Romanie) - La ville et la criminalité (G. Racz-Hongrie) - Le crime, l'urbanisme et le développement national (G. Rahav-S. Jaamdar-Israël et Inde) - Urbanisme et criminalité (L. Rodriguez Manzanera-Mexique) - La criminalité dans les grands centres (R. Screvens-Belgique) - Problèmes sociaux et criminalité dans la zone métropolitaine de Tel Aviv (D. Soen-Israël) - Ville et criminalité (A. Tsitsoura-Conseil de l'Europe) - Les problèmes de drogue à Amsterdam, Breme et Glasgow (N. Uildriks-Pays Bas) - Etat actuel de la criminalité urbaine au Japon et problèmes particuliers à celle-ci (S. Usui-Japon) - Modèles urbains. La criminalité dans les villes indiennes (R. Venugopal-Inde) - Criminalité urbaine et problèmes de la criminalité de l'urbanisation en Hongrie (J. Vigh-Hongrie) - Le contrôle social dans les nouveaux grands ensembles (J. Wodz-Pologne) - La ville cause de création de lois pénales spéciales (V. Zissiadis-Grèce).

201. LA VILLE ET LA CRIMINALITÉ
rapporto presentato dal CNPDS e dal ministero di Grazia e Giustizia in collaborazione con l'Amministrazione provinciale di Milano al X Congresso internazionale di difesa sociale, Salonicco 28 settembre - 2 ottobre 1981
edizione in lingua francese
Milano - 1981 - pp. 92

PRESENTAZIONE
Il presente volume integra e completa quello di cui alla scheda n. 200, in quanto contiene il rapporto del Centro e del ministero di Grazia e Giustizia al X Congresso internazionale di difesa sociale. L'indagine, cui ha contribuito l'amministrazione Provinciale di Milano, fra l'altro è stata centrata sulla problematica che scaturisce dalla fenomenologia relativa agli effetti negativi operanti negli adolescenti della c.d. , di estrazione familiare cittadina, nel contesto di un'epoca di notevoli trasformazioni socioculturali ed economiche, che, dal punto di vista dell'integrazione sociale, hanno una portata fortemente destabilizzatrice. In Italia inoltre, accanto ad una criminalità dall'urbanizzazione, si è assistito all'importazione, dall'ambiente rurale a quello metropolitano, di svariate tipologie di comportamenti criminali (si vedano, ad esempio, i rapimenti). L'entità dei movimenti migratori ha avuto, altresì, un deciso influsso nell'ambito della criminalità organizzata (mafia, camorra si sono trasformate ulteriormente a danno della collettività). Nel Rapporto, presentato in questo volume, si sono analizzate le trasformazioni della criminalità, di cui sopra si è fatto cenno, e sono stati formulati suggerimenti per un assetto normativo ed organizzativo di maggior efficacia nella prevenzione e nel controllo della criminalità medesima.


SOMMARIO
Avant-propos (G. di Gennaro) - Aspects juridiques (L. Cesaris - P. Corso, E. Dolcini-V. Grevi - S. Larizza - A. Lo Surdo - G. Romeo - L. Rubini - C. Sarzana) - Aspects criminologiques (E. Calvanese - G. Canepa - A. Gazzola - G. Ponti) - Aspects sociologiques (M. Dau) - Aspects socio-politiques (A. Beria di Argentine - A. Malagugini - S. Negrelli - E. Resta) - Aspects économiques (L. Campiglio)

202. PROBLEMI GENERALI DI DIRITTO PENALE: CONTRIBUTO ALLA RIFORMA
presentazione di Giuliano Vassalli
pubblicato con il contributo del Consiglio nazionale delle ricerche
Ed. Giuffrè - Milano - 1982 - pp. VIII 434

PRESENTAZIONE
Il volume contiene i primi risultati della ricerca (*) che, nel 1977, il Consiglio nazionale delle ricerche decideva di affidare al Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale, tesa alla realizzazione di un programma di studio e di ricerche sui problemi della situazione e della riforma del diritto in Italia. Per il diritto penale il progetto di ricerca venne concentrato sul tema . L'indicazione, nonostante l'ampiezza dell'oggetto dell'indagine e l'elevato numero dei difficili problemi coinvolti, non poteva, nel momento in cui veniva data, non considerarsi opportuna. La riforma del codice penale del 1930, la cui esistenza si avvicinava al cinquantennio, stagnava ormai in ogni senso. Di una legge di delegazione non si era più parlato dopo le indicazioni, peraltro estremamente generiche, contenute in un disegno di legge governativo del 1963 concernente tutti i codici, disegno poi ritirato e di cui il Parlamento non ebbe mai ad iniziare l'esame. Un apporto organico dei cultori del diritto penale al movimento riformatore, in particolare un apporto svincolato da occasioni contingenti e dal riferimento a progetti, già presentati o addirittura in corso d'esame, risultava ormai necessario. Il programma di ricerca aveva appunto questo primo scopo, anche sulla scia del desiderio espresso da un convegno dei docenti di diritto penale tenutosi nel 1975 presso l'Università di Urbino.


SOMMARIO
Presentazione (G. Vassalli) - Relazione conclusiva (V. Zagrebelsky) - Indagine informativa presso gli studiosi del diritto penale: - Verso un nuovo codice penale (G. Bettiol) - Un codice penale da riformare? Brevi considerazioni in tema di offensività del reato e di esercizio del potere discrezionale del giudice (P. De Felice) - Principio di tipicità e (C. Fiore) - Il problema dell'offensività del reato nelle prospettive di riforma del codice penale (F. Mantovani) - In tema di concezione realistica (E. Morselli) - La riforma della parte generale del codice penale, il principio di lesività ed i rapporti con la parte speciale (G. Neppi Modona) - Proposte per una revisione tecnica del primo libro del codice penale (M. Boscarelli) - In tema di riforma della parte generale del codice penale (U. Giuliani Balestrino) - Parte generale e parte speciale del diritto penale: brevi osservazioni sul Progetto di ricerca (C.F. Grosso) - La riforma dell'art. 110 del codice penale italiano. Spunti introduttivi (L. Monaco) - Sulla ammissione della responsabilità da parte dell'imputato (G. Spagnolo) - Sul problema delle modifiche al sistema delle misure di sicurezza (I. Caraccioli) - La disciplina della commisurazione della pena: spunti per una riforma (E. Dolcini) - In tema di riforma del sistema sanzionatorio (L. Durigato) - Sulle sanzioni, pene e misure di sicurezza (A. Marucci) - Misure di sicurezza e pericolosità: profili di riforma (E. Musco) - La pena pecuniaria e la sua problematica in una prospettiva di riforma (F. Molinari) - Sanzioni non privative o parzialmente privative della libertà personale (diverse dalle pene pecuniarie e interdittive) (T. Padovani) - Doppio ambito edittale delle sanzioni e commisurazione della pena nell'ottica della prevenzione generale (A. Pagliaro) - Pene accessorie e sanzioni interdittive nella riforma del codice penale (F.C. Palazzo) - Dalla responsabilità oggettiva alla responsabilità per colpa: l'esperienza tedesca in tema di delitti qualificati dall'evento (E. Dolcini) - Diritto comparato - organizzazione dei lavori di riforma - scelte di polizia criminale e imputabilità (A. Malinverni) - Le principali innovazioni nei sistemi sanzionatori dei Paesi dell'Europa continentale (P. Nuvolone - A. Lanzi) - La difesa legittima (R. Bertoni) - Indagine sulla prima applicazione dell'art. 81 del codice penale da parte del Tribunale di Torino, dopo la riforma del 1974 (G. Sandrelli) - Contenuti e linee evolutive della giurisprudenza in materia di sanzioni (P.A. Sirena) - Contenuti e linee evolutive della giurisprudenza in tema di rapporti tra tassatività del fatto tipico e lesività (V. Zagrebelsky).

(*) La ricerca è stata diretta dal prof. G. Vassalli

203. CRIMINALITÀ ECONOMICA E PUBBLICA OPINIONE
a cura di Giuseppe di Gennaro e Cesare Pedrazzi
lavori di Domenico Cortellessa, Giuseppe di Gennaro, con la collaborazione di Massimo Bonomo, Gemma Marotta, Francesco Viceconte e dell'Istituto Doxa
ricerca del CNPDS realizzata con il contributo del Consiglio nazionale delle ricerche
n. 6 Collana di Sociologia del diritto
Ed. Franco Angeli - 1982 - pp. 156.

PRESENTAZIONE
La ricerca in oggetto affronta, anzitutto, sulla base di una analisi e classificazione dei molteplici contributi scientifici in materia, I'aspetto della criminalità, come propedeutico ad un'indagine sul campo, rappresentata da un sondaggio d'opinione (tramite questionario) e dall'interpretazione dei relativi risultati. Dall'analisi della letteratura, prevalentemente straniera, si sono ricavati infatti suggerimenti per la compilazione di strumenti di indagine sugli atteggiamenti e le opinioni degli italiani. Tutto ciò al fine di offrire una base concreta alla ricerca socio-criminologica e giuridica e di porre obiettivi non ambigui all'azione di una legislazione democratica in argomento.


SOMMARIO
Presentazione (C. Pedrazzi) - Introduzione (G. di Gennaro) - La criminalità economica nella letteratura internazionale (G. di Gennaro): - Impostazione del tema - L'opera di Sutherland - Prime rielaborazioni critiche della definizione di criminalità del colletto bianco - Legge penale e - Dal , all' - Recenti definizioni di reato economico - Metodologia di presentazione degli elementi definitori - Atteggiamenti degli italiani adulti nei confronti di alcuni comportamenti illeciti: l'indagine Doxa - Elaborazione dell'indagine Doxa (D. Cortellessa): I comportamenti illeciti ed i quesiti in generale - Distribuzione percentuale delle risposte - Aspettativa di una sanzione giudiziaria - Disapprovazione sociale - Atteggiamenti non disapprovati - Giudizi medi - La popolazione italiana da 15 anni in poi - Classificazione dei comportamenti - Atteggiamento degli intervistati verso i comportamenti illeciti, attraverso le aspettative massima, medio-alta, medio-bassa e minima di una sanzione giudiziaria.

204. LA VILLE ET LA CRIMINALITÉ
Atti del X Congresso internazionale di difesa sociale
pubblicato con il contributo del Comune di Milano
Salonicco 28 settembre-2 ottobre 1981
edizione in lingua francese e inglese
Milano - 1983.

PRESENTAZIONE
Il volume si pone a completamento di quelli immediatamente precedenti (schede n. 200 e 201) proponendo gli Atti del X Congresso internazionale di difesa sociale. Il Congresso testimonia la vitalità della Société de défense sociale, oltre che la pregnanza di una vera e propria che la nuova difesa sociale porta avanti sin dal lontano 1947. Il tema dell'Incontro ha suscitato riflessioni e dibattiti ed ha affrontato la problematica dell'uomo in conflitto con la megalopoli, così come quella della marginalizzazione e del processo di criminalizzazione, rispetto a cui la città assume, appunto, il ruolo di referente privilegiato.


SOMMARIO
Préface (M. Ancel) - Séance d'ouverture: Allocutions (M. Papadopoulos, G. Stergiadis, N. Christoulas, C. Colocotronis, A. Titsoura, T. Asuni, S. Rangas, M. Ancel, C. Tognoli, C. Vouyoucas) - Rapports généraux: - Rapport général sur les aspects criminologiques (D. McClintock) - Rapport général sur les aspects sociologiques (R. Screvens) - Rapport général sur les aspects juridiques (G. Manoledakis) - Débats sur les aspects criminologiques, sociologiques et juridiques - Débat général - Rapport de synthèse (G. Pisapia) - Séance de clôture: Allocutions (C. Vouyoucas, T. Philippides, A. Beria di Argentine, P. Bouzat, H. Rostad, D. Szabo, E. Vetere, M. Ancel) - Appendice: Rapports nationaux (Belgique, France, Italie, Suisse, U.R.S.S., Venezuela).


205. DISFUNZIONI DEL PROCESSO PENALE E DIFESA DELLA SOCIETÀ: I PROVVEDIMENTI PROVVISORI
Atti del Convegno di studio svoltosi a Catania, 30 aprile - 2 maggio 1982
n. 14 Collana convegni di studio -
Ed. Giuffrè - Milano -1983 - pp. XVIII 322.

PRESENTAZIONE
Col protrarsi sempre maggiore dei tempi del processo, le misure cautelari - custodia preventiva, altre limitazioni della libertà personale di vario genere, applicazione in via provvisoria di pene accessorie o di misure di sicurezza, sequestri - si trasformano in autentiche sanzioni anticipate. In tal modo il processo, da strumento diventa, se non fine, preoccupazione principale. I ruoli si invertono e, paradossalmente, il diritto processuale penale prende il posto del diritto penale nell'espletamento della funzione repressiva. Ma un processo che si trasforma in sanzione anticipata è fenomeno di puro autoritarismo, che rimane, quindi, estraneo al diritto processuale penale, retroagendo a semplice procedura, mera serie di formalità, indifferente ad ogni genere di valori-guida. Si rendono pertanto necessari e sempre più urgenti radicali mutamenti d'impostazione e di approccio.


SOMMARIO
Relazione introduttiva (G. D. Pisapia) - Custodia preventiva e difesa sociale negli itinerari politico-legislativi dell'emergenza (V. Grevi) - La custodia preventiva nel faticoso e tortuoso cammino delle riforme (M. Chiavario) - Assurdi vecchi e nuovi a proposito di anticipata applicazione di misure di sicurezza (G. Tranchina) - L'applicazione provvisoria delle pene accessorie (P. Pisa) - Dal sequestro preventivo: nuove dimensioni della nella prassi e nella giurisprudenza (E. Amodio) - Una prospettiva da recuperare: il sequestro penale in funzione della confisca (A.A. Dalia) - Dibattito: (D. Siracusano - A. Malinverni - P. Moscarini - G. Gennaro - B. Pellinga - P. Tonini - R. Palmieri - A. Malagugini - G. Illuminati - G. Di Trocchio - V. Zappalà - A. Scaglione - L. Rubini - A. Gaito - A. Pennisi - E. Marzaduri - R.E. Kostoris - E. D'Angelo - O. Lo Re - P. Balducci - V. Vitale - G. D'Angelo - A. Condorelli - L. Russo - G. Salvini - P. Corso) - Tavola rotonda: - I provvedimenti provvisori nel processo penale: orientamenti giurisprudenziali e problemi applicativi (N. Florio - A. Galati - R. Papa - V. Cavallari - L. Seminara - F. Pintus) - Conclusioni (G. Conso).

206. DEMOCRAZIA INDUSTRIALE E DEMOCRAZIA AZIONARIA NELLE DIRETTIVE COMUNITARIE
Scritti di Fabrizio Barbaso, Joachim Bonell, Aldo Cessari, Piergaetano Marchetti, Luigi Mengoni, Antonio Carlo Mimola
pubblicato con il contributo del Consiglio nazionale delle ricerche
n. 5 Collana
Ed. Franco Angeli - Milano -1983 - pp. 118.

PRESENTAZIONE
Democrazia industriale e democrazia azionaria (o societaria) sono due grandi temi del diritto del lavoro e del diritto delle società che la Comunità Europea cerca da anni di affrontare nonostante le resistenze incontrate in molti Stati membri. Tra le manifestazioni più importanti delle iniziative della Comunità si hanno i progetti di quinta direttiva sulla struttura delle società per azioni e la partecipazione dei lavoratori, in cui si affronta il controverso problema della cogestione, e quello recentissimo sull'informazione e la consultazione dei lavoratori occupati nelle imprese transnazionali. Gli studi qui raccolti analizzano i problemi sollevati da queste iniziative comunitarie, anche dal punto di vista del diritto italiano, nell'ampia prospettiva dello sviluppo delle relazioni industriali e del diritto societario.


SOMMARIO
La democrazia industriale nella proposta di V direttiva sulla struttura delle società per azioni e la partecipazione dei lavoratori (F. Barbaso) - I diritti di informazione e di consultazione dei lavoratori nella proposta di direttiva CEE (L. Mengoni) - In tema di trasformazioni dell'impresa e democrazia industriale (A. Cessari) - Democrazia industriale e diritto societario nella legislazione comunitaria (J. Bonell) - La democrazia azionaria nella prospettiva delle direttive comunitarie (P. Marchetti) - La V direttiva; un possibile dialogo tra diritto delle società e diritto del lavoro (A.C. Mimola) - Appendice: - Proposta di direttiva concernente l'informazione e la consultazione dei lavoratori occupati in imprese a struttura complessa, in particolare a struttura transnazionale, presentata dalla Commissione al Consiglio della CEE il 24 ottobre 1980.

207. I BILANCI DELLE BANCHE E LA PROPOSTA DI IV DIRETTIVA COMUNITARIA
Atti del Convegno tenutosi a Venezia, 5-6 marzo 1982, organizzato dal CNPDS in collaborazione con l'Università degli Studi Cà Foscari di Venezia
pubblicato con il contributo del Consiglio nazionale delle ricerche
n. 6 Collana
Ed. Franco Angeli - Milano -1983 - pp. 286

PRESENTAZIONE
La problematica dei bilanci bancari, in riferimento alla proposta di IV direttiva comunitaria, viene qui osservata nei suoi aspetti tecnici (strutture e processi di valutazione nel bilancio bancario) ed in quelli giuridici (con particolare riguardo all'autonomia del legislatore nazionale in confronto alle direttive della Comunità Europea). Il volume, inoltre, analizza la proposta di direttiva sui conti annuali delle banche e si diffonde sugli argomenti delle variazioni dei cambi, della contabilizzazione dei costi e dei beni e crediti in valuta estera.


SOMMARIO
Le strutture del bilancio bancario (M. Cattaneo): - Significato e limiti della redazione del bilancio d'esercizio nelle aziende di credito - Il della posizione aziendale e i fini del bilancio d'esercizio - L'informazione di bilancio - Destinatari, qualità, quantità dell'informazione di bilancio - Il bilancio bancario nella sfera dell'interesse pubblico - La disciplina del bilancio bancario - Gli interventi della Banca d'Italia - I limiti del bilancio bancario: il conto profitti e perdite - I limiti del bilancio bancario: lo stato patrimoniale - Le indicazioni della - I processi di valutazione nel bilancio bancario (T. Bianchi) - La proposta di IV direttiva banche e le esigenze informative dell'analista di bilancio (G. Brunetti) - Autonomia del legislatore nazionale e direttive comunitarie in relazione ai bilanci bancari (C. Fois) - Le linee ispiratrici della Proposta di direttiva comunitaria sui bilanci delle banche (G.E. Colombo): - IV direttiva societaria e proposta di direttiva sui bilanci bancari - I principi generali della IV direttiva applicabili al bilancio bancario - La struttura dello stato patrimoniale - La struttura del conto economico: limiti di significatività - La struttura del conto economico e la - ex art. 29 nn. 8, 9, 34, 35 - Le regole valutative della IV direttiva applicabili anche alle banche - Le regole valutative degli artt. 36 e 38 della proposta - L'art. 37 della proposta come norma autorizzante la costituzione di riserve occulte - La proposta di direttiva sui conti annuali delle banche (P. Clarotti) - Beni e crediti in valuta estera nei bilanci delle banche (M. Casella): - L'art. 38 della proposta di direttiva del 19 marzo 1981 - La disponibilità e i crediti e debiti in valuta estera e i bilanci delle banche italiane - Il principio di competenza e le variazioni dei rapporti di cambio - Accertamento delle sopravvenienze e previsione dei rischi futuri - Variazioni dei cambi e principio delle competenze in generale - Differenza tra contabilizzazione dei costi e accertamento di sopravvenienze; certezza e definitività - I bilanci bancari: specialità o privilegio? (S. Fortunato) - Discussione (E. Cavalieri - A. Pesce - P. Rossi) - Repliche dei relatori (M. Cattaneo - T. Bianchi - G.E. Colombo) - Relazione di sintesi (L. Chiaravaglio) - Appendice: - Documenti.

208. VERSO UNA DISCIPLINA COMUNITARIA DELLA LEGGE APPLICABILE AI CONTRATTI
a cura di Tullio Treves
Scritti di Francesco Capotorti, Mario Giuliano, Guido Alpa, Francesco Berlingieri, Franco Bonelli, Laura Forlati Picchio, Andrea Giardina, Riccardo Luzzatto, Paolo Mengozzi, Franco Mosconi, Giulio Partesotti, Fausto Pocar, Luca Radicati di Brozolo, Gustavo Romanelli, Giorgio Sacerdoti, Tullio Treves, Ugo Villani, Enrico Zanelli.
Atti del Convegno di studio svoltosi a Genova, 21-22 maggio 1982, organizzato dal CNPDS, dall'Istituto di diritto internazionale della Università di Genova, dalla Rivista di diritto internazionale privato e processuale, dall'Ufficio per l'Italia della Commissione delle Comunità europee, dalla Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Genova.
Collana di
Ed. CEDAM - Padova- 1983

PRESENTAZIONE
Il Convegno, di cui questo volume raccoglie gli Atti, ha puntualizzato la situazione giuridica, venuta a crearsi nei paesi della Cee, a seguito della Convenzione di Roma del 19.6.1980 sui conflitti di legge in materia di obbligazioni contrattuali. Tale Convenzione, da molti considerata come un di quella di Bruxelles del 1968 sulla giurisdizione e l'esecuzione delle sentenze, ha peraltro un significato di rilievo quale di quello di cui i paesi della Cee e gli internazionalisti dei paesi stessi sentono la necessità come background e aumento di una più operante integrazione europea.


SOMMARIO
Presentazione (F. Capotorti) - Osservazioni introduttive (M. Giuliano) - Problemi generali: - Volontà delle parti, prestazione caratteristica e collegamento più significativo (A. Giardina) - Norme imperative e di applicazione necessaria (T. Treves) - La convenzione di Roma e le recenti teorie americane sui conflitti di leggi (F. Mosconi) - L'interpretazione della Convenzione e il problema della competenza della Corte di Giustizia delle Comunità (R. Luzzatto) - I rapporti con le altre Convenzioni e con le norme di diritto comunitario (G. Sacerdoti) - I contratti bancari: - La legge regolatrice delle operazioni bancarie secondo la Convenzione comunitaria del 19 giugno 1980 (L. Radicati di Brozolo) - La Convenzione di Roma del 19 giugno 1980 e la legge applicabile alle operazioni bancarie (F. Bonelli) - I contratti di assicurazione e di riassicurazione: - La legge applicabile ai contratti di assicurazione (L. Forlati Picchio) - La del rischio assicurato secondo il diritto italiano (G. Partesotti) - La Convenzione di Roma del 19 giugno 1980 e l'attività assicurativa (E. Zanelli) - I contratti di trasporto: - I contratti di trasporto in generale (P. Mengozzi) - I trasporti aerei ed i trasporti terrestri in relazione alla Convenzione del 1980 sulla legge applicabile (G. Romanelli) - La Convenzione di Roma sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali e il trasporto marittimo (F. Berlingieri) - I contratti di lavoro: I contratti di lavoro (U. Villani) - I contratti con i consumatori: - I contratti con i consumatori (F. Pocar) - La tutela dei consumatori nella Convenzione europea sulla legge in materia di obbligazione contrattuali (G. Alpa) - Appendice: - Testo della Convenzione sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali aperta alla firma a Roma il 19 giugno 1980 - Relazione sulla Convenzione relativa alla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali (M. Giuliano e P. Lagarde).


209. ALLE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA DEL DIRITTO
scritti di Mario Bretone, Eva Cantarella, Luigi Capogrossi Colognesi, Alberto Febbrajo, Sally C. Humphreys, Mario G. Losano, Pio Marconi, Arnaldo Momigliano, Riccardo Orestano, Francesco Remotti, Eligio Resta, Aldo Schiavone, Giovanni Tarello, Vincenzo Tomeo, Renato Treves.
a cura di Renato Treves
Atti delle giornate di studio su (Castelgandolfo, 12-14 febbraio 1982)
organizzato dal CNPDS in collaborazione con l'Istituto di Filosofia e sociologia del diritto dell'Università degli Studi di Milano con il contributo del Consiglio nazionale delle ricerche
n. 8 Collana di Sociologia del diritto
Ed. Franco Angeli - Milano - 1983

PRESENTAZIONE
Tra la seconda metà dell'Ottocento e gli inizi di questo secolo gli storici dei diritti antichi e delle istituzioni antiche, in particolare i romanisti, hanno svolto una funzione decisiva non soltanto entro i confini delle loro discipline, ma anche nel porre le basi di una considerazione sociologica (e antropologica) del diritto. I contributi raccolti nel volume si propongono di mettere a fuoco alcuni dei complessi rapporti che intercorrono in questo periodo tra la tradizione storico-giuridica europea, quale emerge dalla crisi della scuola tedesca e il formarsi di un'interpretazione del diritto in chiave sociologica e antropologica. Essi infatti analizzano questi rapporti in diversi contesti culturali (quello tedesco, quello francese e quello anglosassone) e focalizzano il sorgere della teoria del . Essi tentano, infine, di rispondere a un quesito che oggi si pone in svariati settori disciplinari: quanto, cioè, sia ancora utilizzabile degli strumenti di ricerca e di interpretazione elaborati in quel periodo, e quali metodi di analisi possano venire elaborati attraverso il richiamo a quell'esempio, storicamente così fecondo, di cooperazione interdisciplinare tra studiosi del diritto, sociologi e antropologi.


SOMMARIO
Lo studio dei diritti antichi e l'origine della sociologia del diritto in Italia (R. Treves) - Idea di progresso, esperienza giuridica romana e (R. Orestano) - Fustel de Coulanges e la recente ricerca su Roma arcaica (A. Momigliano) - Fustel de Coulanges and Greek (S.C. Humphreys) - E. Durkheim e H.S. Maine (P. Marconi) - Ancient Law e Primitive Mariage e una pagina della storia delle istituzioni primitive nella Inghilterra vittoriana (L. Capogrossi Colognesi) - Lewis H . Morgan e lo studio della società antica (F. Remotti) - J.J. Bachofen tra storia del diritto romano e scienze sociali (E. Cantarella) - E. Ehrlich: dal diritto liberale al diritto vivente (A. Febbraio) - Tarda scuola storica e declino dello storicismo giuridico nella cultura tedesca del XIX secolo (A. Schiavone) - Chiaccherata su di un romanista (M.G. Losano) - Il diritto romano fra e storia sociale (M. Bretone) - Appendice: - L'attualità delle prospettive ottocentesche (E. Resta, G. Tarello, V. Tomeo) - Ancora sulle origini della sociologia del diritto in Italia (R. Treves).

210. ASPETTI SOCIO-GIURIDICI DEL FAMILY PLANNING IN ALCUNI PAESI EUROPEI ED EXTRA-EUROPEI
a cura di Vera Segre e Nella Gridelli Velicogna
ricerca del CNPDS realizzata con il contributo del Consiglio nazionale delle ricerche
n. 3 Collana
Ed. Giuffrè - Milano - 1983

PRESENTAZIONE
Il volume raccoglie 20 saggi che considerano, dal punto di vista sociologico-giuridico, l'evoluzione del family planning in alcuni paesi europei ed extra-europei. Dal raffronto, ancorché difficile, per la scarsa omogeneità degli elaborati emerge come i problemi della tutela della famiglia, dei minori e della donna che lavora siano largamente sentiti, non solo a livello di opinione pubblica, ma anche in sede legislativa, sia pure in grado differente a seconda del differente momento socio-politico che attraversano i singoli paesi considerati, così da poter rendere agevole una comparazione con la situazione italiana d'oggi.


SOMMARIO
Introduzione (V. Segre e N. Gridelli Velicogna) - Pianificazione ed assistenza alla famiglia nella Repubblica Argentina (P.R. David, G. Saucedo, L. Rivas, M. Cuestas) - Pianificazione della famiglia e consultori familiari in Austria (J.J. Hagen) - Consultori per la pianificazione familiare in Brasile (C. E. S. Souto) - Una ricerca sui consultori in tema di famiglia, pianificazione delle nascite e interruzioni di gravidanza in Cecoslovacchia (M. Kopecká) - La politica di pianificazione familiare in Egitto fino al 1977 (M.C. Calabrese) - L'interruzione volontaria della gravidanza in alcuni paesi della CEE (V. Segre) - I consultori familiari pubblici in Francia (R. Dhoquoi, J.J. Bocquet e altri) - L'aborto procurato nel Ghana (W. Bleek) - L'aborto legale in Gran Bretagna (M. Simms) - La pianificazione familiare in Grecia (F. Skorini - Parrijpolou) - ll nuovo ruolo sociale dei consultori pubblici rispetto alle problematiche della coppia e della famiglia in Jugoslavia (M. Mladenovic) - La situazione dell'interruzione della gravidanza nel Lussemburgo (M.P. Molitor - Peffer) - Aborto e società in Messico (J.A. Herrera Moro) - La situazione dell'aborto in Spagna (V. Segre) - Informazioni sui consultori familiari in Romania (S. Popescu) - La protezione giuridica e l'assistenza sociale della famiglia in Polonia (J. Kwas´niewski e A. Kojder) - Politica della famiglia e consultori familiari pubblici in Svezia (A. Cottino e U. Drugge) - Consultori e interruzione volontaria della gravidanza in Svizzera (V. Segre) - La situazione dei servizi socio-sanitari e formativi in Ungheria (M. Lehoczky e A. Sajó) - I servizi di pianificazione familiare in Venezuela (A. Lasser).

211. CATALOGO RAGIONATO DELLE PUBBLICAZIONI 1948/1983 DEL CENTRO NAZIONALE DI PREVENZIONE E DIFESA SOCIALE
edizione in lingua italiana e inglese
Milano - 1983 - pp. 237 e 179

PRESENTAZIONE
In occasione del 35° Anniversario della sua fondazione e stato pubblicato dal CNPDS il Catalogo delle opere prodotte nel quadro di diverse discipline, nell'arco di tempo che va dal 1948 - anno della fondazione - al 1983: il fine è stato quello di testimoniare la sua attività di studio e di ricerca scientifica nell'ambito del diritto civile, penale, processuale civile e penale, minorile, pubblico, internazionale e comparato, nonché della teoria generale del diritto, della sociologia del diritto, pedagogia, psicologia e criminologia, assistenza e sicurezza sociale. Molte opere, raccolte in apposite collane, rappresentano l'esito di congressi anche internazionali, di indagini e particolari ricerche in campo scientifico, sociologico e giuridico. Nella si è tracciata, sinteticamente, la genesi delle indagini scientifiche che hanno caratterizzato il lavoro delle Commissioni in cui il Centro si articola, nel corso di circa un quarantennio, e si è indicata la metodologia della catalogazione vera e propria delle opere, secondo il criterio dell'ordine cronologico e della sistemazione per materia.


SOMMARIO
Il lavoro è stato voluto e coordinato dalla Consulta scientifica del Centro ed elaborato a cura del suo Ufficio Studi.
Premessa - Catalogo in ordine cronologico - Catalogo per materia - Periodici del Centro - Organi del CNPDS

212. CITTÀ E CRIMINALITÀ
ricerca del CNPDS sul rapporto fra criminalità, controllo sociale e partecipazione a cura di Giacomo Canepa e Tullio Bandini
pubblicato con il contributo del Comune di Milano
n. 9 Collana di Sociologia del diritto
Ed. Franco Angeli - Milano - 1983 - pp. 103

PRESENTAZIONE
Il volume affronta il problema dei rapporti tra città e criminalità alla luce delle teorie sociologiche che si sono occupate dei processi di urbanizzazione e delle teorie criminologiche che hanno centrato il proprio interesse sull'ambiente urbano e sui processi di controllo sociale. Il fenomeno criminale molto spesso è associato con lo sviluppo e con le caratteristiche delle grandi città, nelle quali i cittadini frequentemente limitano la loro vita sociale per paura di divenire vittime di gravi reati. È la città, quindi, che deve essere analizzata al fine di individuare i problemi, le tensioni e i conflitti che in essa sorgono, nonché al fine di comprendere i meccanismi di controllo che si attuano in un ambiente urbano, alla ricerca di soluzioni che possano consentire una più adeguata gestione sociale della devianza, attraverso la reale partecipazione dei cittadini, intesa quale forma democratica di controllo sociale.


SOMMARIO
Introduzione (G. Canepa, T. Bandini) - Interpretazioni teoriche sul rapporto tra sviluppo urbano e criminalità (A. Gazzola): - Urbanizzazione e devianza - Evoluzione della sociologia urbana - Sociologia urbana e orientamento criminologico - Linee di ricerca emergenti - Struttura urbana e devianza: i dati della ricerca (F. Carrer): - Origini e sviluppo della ricerca ecologica - La ricerca ecologica in Italia - I differenti tipi di approccio delle recenti ricerche criminologiche sulla città - Prospettive della ricerca empirica - Città e controllo sociale (M.I. Marugo, A. Verde): - Analisi del rapporto esistente tra devianza e controllo sociale - Urbanesimo, controllo sociale informale e formale e devianza - La partecipazione dei cittadini al sistema della giustizia: vecchie e nuove prospettive di intervento democratico nella gestione della devianza (U. Gatti, G.B. Traverso): - Partecipazione e crisi del sistema penale - Le diverse forme di partecipazione alla gestione del sistema penale - Servizi sociali e partecipazione - Sistemi alternativi di controllo: verso una gestione della devianza.


213. PROCESSUS ET PERSPECTIVES DE LA JUSTICE PENALE DANS UN MONDE EN EVOLUTION
Contributo sul Tema 2 del VII Congresso delle Nazioni Unite su , Milano, 14-17 giugno 1983
organizzato dal ministero di Grazia e Giustizia e dal CNPDS in collaborazione con il Comune di Milano e la Regione Lombardia
edizioni in lingua francese e inglese
Milano - 1983 - pp. 102-94 - VII

PRESENTAZIONE
Il Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale di concerto con il ministero di Grazia e Giustizia, nell'ambito della celebrazione del 35° anniversario della sua fondazione, ha sollecitato la convocazione di un convegno internazionale da parte dell'Associazione internazionale di diritto penale, della Società internazionale di criminologia, della Società internazionale di difesa sociale e della Fondazione internazionale penale e penitenziaria, in collaborazione con le Nazioni Unite. Il Convegno svoltosi a Milano nel giugno 1983, organizzato dal Centro in collaborazione con il ministero di Grazia e Giustizia e con il ministero degli Esteri, ha così riunito i rappresentanti delle quattro Associazioni dotate di statuto consultivo presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite. Ciò anche in previsione del VII Congresso Mondiale delle Nazioni Unite per la prevenzione del crimine e la giustizia penale, per la definizione del punto 2 dell'ordine del giorno di detto Congresso ed in accoglimento dell'invito fatto con risoluzione generale 36/21 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a tutti gli Stati membri . Il volume, che raccoglie gli atti del Convegno di Milano, sta a dimostrare che con tale incontro, si è risposto agli obiettivi su menzionati, attraverso il contributo di scienziati di ogni parte del mondo ed un proficuo dibattito dei rappresentanti delle delegazioni italiane ed estere. La raccolta comprende due relazioni di notevole importanza: l'una apportante , l'altra circa l'interesse crescente delle Nazioni Unite in merito all'argomento del Convegno stesso. Il volume contiene, inoltre, le relazioni generali delle quattro Associazioni ed un'ampia relazione di sintesi.


SOMMARIO
Avant-propos - Messages et Allocutions (S. Pertini, L.R. Shahani, E. Harremoes, V. Rognoni, C. Darida) - Remarques générales sur le thème du Congrès (M. Nuvolone) - Allocution introductive (M. Shikita) - Rapports généraux (AIDP - C. Bassiouni; SIC - A.J. Reiss jr.; SIDS - M. Delmas Marty; FIPP - F. Clerc) - Rapport de synthèse (G.D. Pisapia).

214. PROCEDIMENTI DI PIANIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E PARTECIPAZIONE DEL CITTADINO
parte I - I procedimenti
di Girolamo Sciullo
pubblicato con il contributo del Consiglio nazionale delle ricerche e del ministero della Pubblica Istruzione
n. 2 Collana di diritto pubblico
Ed. Giuffrè - Milano - 1984 - pp. XV 323

PRESENTAZIONE
L'indagine che ha formato oggetto di questo studio si inquadra nell'ambito della problematica relativa al tema . Essa tende a fornire un contributo all'analisi che riguarda la partecipazione individuale e sociale al processo di pianificazione amministrativa. Tutto ciò alla luce degli elementi emergenti dalla trasformazione nei modi di essere delle funzioni statali a seguito del passaggio dallo Stato di diritto allo Stato sociale.


SOMMARIO
Giustificazioni dell'indagine e precisazioni preliminari: - La rilevanza assunta dalla pianificazione amministrativa - Il significato della partecipazione nel quadro della disciplina generale del procedimento amministrativo - L'attenzione della dottrina italiana alla partecipazione nei procedimenti di piano - L'oggetto dell'indagine: la partecipazione nei procedimenti volti alla formazione di , e amministrativi, disciplinati dalla normativa statale e regionale fondamentalmente negli anni 1970-78 - Programma dell'indagine - Figure e tipi di procedimenti di pianificazione: - A) Criteri per una tipologia dei procedimenti: - Criteri classificatori, in particolare quelli relativi all'oggetto, alla finalità e all'ambito di rilevanza - Le partizioni cui danno origine: pianificazione socio-economica/territoriale; pianificazione globale/settoriale; pianificazione secondo livelli - B) Caratteri comuni: - La pianificazione regionale e provinciale: Le disposizioni statutarie delle Regioni ordinarie; - La normazione della fase di avvio delle Regioni ordinarie - Le leggi sulla partecipazione alle funzioni regionali: a) Iniziativa popolare e referendum consultivo - b) Altri profili della partecipazione - La pianificazione comprensoriale comunale e subcomunale - C) La pianificazione socio-economica: - La pianificazione socio-economica globale: I) di livello regionale - II) di livello comprensoriale: a) delle Comunità montane - b) dei Comprensori - La pianificazione socio-economica settoriale: a) livello nazionale e sovra-regionale; regionale e provinciale; comprensoriale; comunale - D) La pianificazione territoriale: - La pianificazione territoriale globale: a) di livello comprensoriale: delle Comunità montane dei Comprensori e di altri organismi - b) di livello comunale e subcomunale - La pianificazione territoriale settoriale: di livello regionale e provinciale, di livello comprensoriale e di livello comunale e subcomunale - E) Altri criteri classificatori: - Il criterio fondato sul grado di analiticità delle previsioni dei piani; la tipologia che ne deriva: pianificazione progettuale, determinativa e pianificazione-provvedimento - Il criterio basato sui modi di efficacia dei piani; la tipologia cui dà origine: pianificazione indicativa, orientativa e imperativa - La classificazione proposta, che tiene conto anche dei destinatari dei piani: pianificazione indicativa, auto ed eteropianificazione, e pianificazione plurisoggettiva, sua applicazione - I modelli dei procedimenti di pianificazione: A) Premesse concettuali e linee metodologiche: - Il quadro di riferimento strutturale e funzionale dei procedimenti di piano. Dogmatica del procedimento e fasi: il procedimento come coordinazione di attività giuridiche per il conseguimento di un certo risultato; le fasi come riflesso della diversa efficacia svolta dagli atti del procedimento - il procedimento come forma della funzione; le fasi come proiezione formale dei momenti logici della funzione - L'identificazione del potere - Fasi e modelli dei procedimenti - B) La modellistica di diritto positivo: - Il modello-monofase, caratterizzato dall' - I modelli-plurifase, contrassegnati rispettivamente anche: dall', dalla e dalla - C) Le fasi procedurali nei modelli di diritto positivo: - Tipo, numero e reciproche connessioni - Struttura: in particolare i criteri di individuazione del loro ambito - la fase della , quella della , quella dell' e quella dell' - D) Modelli e fasi per tipi di procedimenti: - Rapporti fra modellistica di diritto positivo e tipologia dei procedimenti - Le norme statutarie e legislative del periodo di avvio nonché quelle volte a disciplinare la partecipazione individuale e sociale nelle Regioni ordinarie - I procedimenti di pianificazione socio-economica - I procedimenti di pianificazione territoriale - I procedimenti di piano dal punto di vista dell'imputazione: - Distinzione fra imputazione e produzione - La fase dell' - L' del piano regolatore generale prima della legge-ponte del 1967 - L'"approvazione" come stadio e/o , oppure - L' come stadio e/o e la come stadi . l modelli normativi: il progressivo ampliamento dello stadio "preparatorio" della procedura nella loro successione - I procedimenti di piano dal punto di vista della produzione: - L'"approvazione" come procedura di controllo e, più di frequente, come stadio "decisorio" della procedura di amministrazione attiva - L'"adozione", la "redazione" e la "determinazione degli indirizzi" - I modelli normativi secondo il criterio del progressivo ampliamento dell'istruttoria procedurale - L'istruzione nei procedimenti di piano: Profili strutturali e funzionali - Il ruolo svolto all'interno dell'istruzione dalle fasi normative che la esprimono - I rapporti fra l'istruzione e la decisione: specificamente i vincoli di carattere sostanziale e procedimentale - I procedimenti di piano e le teorie del "duplice atto": - La ricostruzione prospettata nell'indagine in rapporto ad altre teorie in tema di procedimenti di piano - La teoria secondo cui taluni procedimenti si caratterizzerebbero per la presenza di due atti forniti di autonomia procedurale - Le teorie per le quali l'"adozione" e l'"approvazione" dei piani territoriali comunali sarebbero dotate di autonomia sostanziale - Conclusioni: - Sintesi dei risultati dell'indagine - Linee dell'evoluzione legislativa in corso.

215. BENESSERE E APPRENDIMENTO
Educazione alla salute nella scuola media
a cura di N. Lo Martire, A. Lo Monaco e S. Roncati
Edizione CLES - Milano - 1984 - pp. 155

PRESENTAZlONE
Questo volume è stato predisposto come strumento operativo per l'educazione alla salute destinato agli insegnanti della scuola media. Esso è stato elaborato da un gruppo di esperti, patrocinato come iniziativa dal Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale e realizzato grazie all'intervento della Regione Lombardia, Settore Coordinamento Servizi Sociali. Lo studio è strutturato sulla scorta di itinerari pluridisciplinari, con particolare attenzione alla materia didattico-pedagogica e alle scienze sperimentali.
Scopo della ricerca è quello di contribuire alla prevenzione primaria di ogni forma di handicap, sia per disadattamento che per l'uso di droga.


SOMMARIO
Educare alla comunicazione: un diritto/dovere dell'alunno (D. Spoleti) - Noi e la malattia - Noi e il fumo (F. Bernacchioni Cantoni) - Dall'arte alla storia: i romani a Milano (M. Martello Pellegrini) - Individuazione delle zone del globo che hanno favorito il progresso tecnico di gruppi umani - La funzione formativa integrale dello sport (V. Vernoni Colledan) - Il quotidiano in classe come strumento di orientamento (N. Sotira) - La comunità familiare nell'esperienza del preadolescente: problemi affettivi, sociali, culturali.

216. ADOZIONE SPECIALE
studio-ricerca su taluni aspetti dell'applicazione della legge 431, 5 giugno 1967, nel Tribunale per i minorenni di Milano
stampato a cura dell'Amministrazione Provinciale di Milano
Milano - 1984 - pp. 169

PRESENTAZIONE
La pubblicazione del volume è stata realizzata nell'ambito dell'attività del settore socio-sanitario della Provincia di Milano e sintetizza i lavori di una ricerca svolta tra il 1980 e il 1982 (a riguardo di dati a partire dal 1979), in un momento importante per la disciplina giuridica dell'adozione in Italia. Detti lavori sono stati condotti, tesaurizzando, al di là di ogni esperienza al riguardo, i risultati di studi congressuali al proposito e quelli della consultazione di riviste specialistiche in materia, nonché le risultanze di interviste somministrate ad operatori giuridici e sociali. Pertanto essi rappresentano un repertorio ordinario dei problemi, numerosi e complessi, ma enucleabili e definibili, che l'istituto dell'adozione e la sua cultura attualmente comportano a livello applicativo. Tale ricerca rappresenterà dunque un contributo di particolare rilevanza per il magistrato come per l'operatore; per il cittadino, come per l'amministratore pubblico che vogliano mantenersi attenti alla domanda e alle dinamiche sociali.
Il focalizzare, in particolare, alcuni aspetti della "cultura dell'adozione" rappresenta un ulteriore merito di questo lavoro. Gli atteggiamenti e gli orientamenti dei magistrati in ordine alla definizione dello "stato di adottabilità", il rapporto tra organi giurisdizionali e operatori, tra "cultura giuridica" e "cultura psicologica" sono, per esempio, temi che questa ricerca contribuisce a portare a un livello di responsabile coscienza.
L'indagine è stata compiuta su suggerimento iniziale dei magistrati del Tribunale per i minorenni di Milano ed ha riguardato, per molte sue parti, le pratiche di applicazione dell'istituto dell'adozione speciale nello stesso Tribunale. I risultati dell'analisi hanno offerto una chiave interpretativa della relazione fra le difficoltà di una famiglia adottiva e quelle di una famiglia non adottiva, ruotante sull'elaborazione del problema delle origini, che fa dell'esperienza adottiva un'esperienza particolare e irripetibile.


SOMMARIO
Analisi della giurisprudenza e della letteratura giuridica in materia di adozione speciale (F. Giardina) - Il giudice dell'adozione e lo stato di abbandono. Un'analisi di casi di opposizione al decreto di adottabilità (G. Maggioni, P. Ronfani) - La dichiarazione dello stato di adottabilità: cultura e affetti nella prassi del Tribunale per i minorenni di Milano (F. Scaparro, C. Riva Crugnola, M.R. D'Angelo) - Offerta e domanda di adozione: analisi dei dati istituzionali (S. Draghi) - Famiglia adottiva: uguale o diversa? (S. Fiorelli, D. Guidi, P. Maya, M. Romanini).


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Si ringraziano


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